"Ho conosciuto Giovanni 4 settimane prima del campionato italiano juniores 2019 ed è stata una vera fortuna, se non c'era lui probabilmente adesso avrei abbandonato il karate. Non ho mai avuto molta autostima di me stessa, avevo paura di affrontare qualsiasi tipo di gara importante o meno e questa paura non mi faceva affrontare la competizione come io desideravo.

Così sconfitta dopo sconfitta, l'autostima è scomparsa del tutto, la paura ormai aveva superato la mia voglia di vincere e presi così la decisione di non volermi più allenare e pensare ad altro.

La mia famiglia e il mio maestro, Luigi Marotta, mi dicevano di tutto pur di farmi cambiare idea ma anche sentirmi dire semplicemente che ero veramente brava mi sembrava una delle bugie più grandi che mi potessero raccontare, addirittura arrivai a pensare che le poche gare che vincevo erano semplice fortuna.

Decisero così di portarmi da Giovanni, un'altra cosa che per me sarebbe stata inutile perché uno "psicologo", come pensavo fosse inizialmente un mental coach, non lo volevo. Oggi, però, non mi pento minimamente di aver seguito la sua preparazione, anzi lo ringrazierò sempre, come ringrazierò i miei genitori per avermici portato.

Dopo solo quattro sedute divenni campionessa regionale e subito dopo campionessa italiana. Feci una gara fantastica, per la prima volta mi sentivo forte, avevo la consapevolezza di essere forte e che quel posto, lì sul primo gradino, spettava a me e a nessun’altra. E come questa gara anche le altre che seguirono andarono sempre meglio, sempre più determinata, sempre con più voglia di vincere e con l'obbiettivo di raggiungere tutti i miei sogni, infatti è arrivata la convocazione in nazionale e alla mia prima gara in azzurro ho vinto la medaglia di bronzo.

Voglio vincere, raggiungere i miei obbiettivi e voglio combattere per sentirmi bene, consapevole di poter contare su qualcuno che rimarrà sempre al mio fianco."

Roberta Scala